Avvisi di pagamento Equitalia via mail. L'Adiconsum: "Sono false, cestinatele
L’Adiconsum interviene sulle numerose
segnalazioni giunte da cittadini e contribuenti sul recapito nelle caselle di
posta elettronica di falsi “Avvisi di pagamento” inviati da Equitalia.
“Ad una prima sommaria lettura le lettere
appaiono attendibili in quanto riportano i giusti riferimenti normativi e
sembrano inviate da un account riferibile alla predetta agenzia di riscossione.
Il presunto atto ingiuntivo di pagamento, secondo quanto indicato nelle e-mail,
si troverebbe depositato presso la Casa Comunale di residenza del malcapitato
utente”.
È quanto riferisce l’Adiconsum di Benevento sugli avvisi di pagamento inviati da Equitalia che poi bolla le mail comunica come “comunicazioni totalmente false e prive di ogni fondamento”.
“Equitalia, come del resto l’Agenzia delle Entrate – scrive Follo, reggente dell’Adiconsum sannita – notificano gli atti e gli avvisi di pagamento ai singoli cittadini esclusivamente per via postale, di norma a mezzo raccomandata A.R. La modalità di invio elettronico degli atti è riservata esclusivamente, e soprattutto attraverso la modalità PEC (posta elettronica certificata), alle aziende e società. Invitiamo, perciò, i cittadini contribuenti – conclude – a non tener assolutamente conto delle predette e-mail cestinandone immediatamente l’intero contenuto. Nella comunicazione elettronica, infatti, vi è l’invito a “scaricare” il documento cliccando sul punto. Anche questa operazione è assolutamente da evitare in quanto potrebbe attivare un virus elettronico che si istalla automaticamente sul Personal Computer”.
È quanto riferisce l’Adiconsum di Benevento sugli avvisi di pagamento inviati da Equitalia che poi bolla le mail comunica come “comunicazioni totalmente false e prive di ogni fondamento”.
“Equitalia, come del resto l’Agenzia delle Entrate – scrive Follo, reggente dell’Adiconsum sannita – notificano gli atti e gli avvisi di pagamento ai singoli cittadini esclusivamente per via postale, di norma a mezzo raccomandata A.R. La modalità di invio elettronico degli atti è riservata esclusivamente, e soprattutto attraverso la modalità PEC (posta elettronica certificata), alle aziende e società. Invitiamo, perciò, i cittadini contribuenti – conclude – a non tener assolutamente conto delle predette e-mail cestinandone immediatamente l’intero contenuto. Nella comunicazione elettronica, infatti, vi è l’invito a “scaricare” il documento cliccando sul punto. Anche questa operazione è assolutamente da evitare in quanto potrebbe attivare un virus elettronico che si istalla automaticamente sul Personal Computer”.
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